Rioni di Napoli, nascita del Rione Sant'Erasmo

Rioni di Napoli, nascita del Rione Sant'Erasmo

 

Nascita del quartiere sant’Erasmo

 

Il quartiere Sant’Erasmo è costituito dal complesso di rioni noti come “rione principe di Piemonte” realizzati dall’IACP, “istituto autonomo case popolari”, dal parco Gallia “realizzato dalla società GALLIA srl” e da una minoranza di altri piccoli fabbricati.

     

Il quartiere deve il suo nome alla Contrada Sant’Erasmo, così chiamata per la presenza della chiesa seicentesca di Sant’Erasmo ai Granili, e al Fondaco dei Granili un fondo in prevalenza industriale di ex concerie.

Erano terreni localizzati tra l’attuale Via Emanuele Gianturco, la via Alessandro Volta, via ponte della Maddalena e la via Galileo Ferrari, zona poco abitata e poco salubre al ridosso della foce del sebeto, fiume storico ma non di grossa portata, che sfociando in mare riversava con la sua acqua i residui delle lavorazioni delle concerie, creando una zona paludosa e inquinata.

La Contrada Sant’Erasmo e il fondaco dei Granili furono oggetto di risanamento, con la creazione del rione Principe di Piemonte (1928 – 1930), grazie alla legge luzzatti del 1903 che creò di fatto gli Istituti Autonomi delle Case Popolari, con lo scopo preciso di costruire edifici residenziali di tipo popolare per migliorare le condizioni di vita della popolazione urbana, e il risanamento delle aree di nuova destinazione per opera della Direzione Igiene e Sanità Pubblica del Comune di Napoli (1932 – 1940) che bonifico gran parte dei canali del fiume.

Tutto ciò fu possibile anche grazie alla legge per il risanamento di Napoli del 1865 che dava di fatto la possibilità ai comuni di espropriare per pubblica utilità i terreni a prezzi agevolati.

 

   

Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale e con i pesanti bombardamenti subiti da Napoli, che si concentrarono prevalentemente tra la zona portuale, la zona della stazione centrale e del viadotto ferroviario e la zona industriale, tutte adiacenti al quartiere Sant’Erasmo, molti edifici del neonato rione Principe di Piemonte subirono ingenti danni, così come molti degli edifici industriali nelle vicinanze del rione.

Napoli infatti, fu, la città italiana che subì il maggior numero di bombardamenti, con circa 200 raid aerei dal 1940 e il 1944 di cui ben 181 nel solo anno 1943

Ultimo e non meno importante episodio, che causo molti danni al quartiere e agli edifici adiacenti alla fascia portuale, fu lo scoppio della caterina costa, considerato uno dei peggiori incidenti della seconda guerra mondiale.

La motonave da carico, piena di rifornimenti bellici destinati alle forze armate Italiane in Tunisia, esplose nel porto di Napoli a pochissimi passi dal varco sant’Erasmo, il 28 marzo del 1943

  

Con la fine della Seconda guerra mondiale, IACP inizio di fatto il restauro e la ristrutturazione dei rioni danneggiati che rimasero in maggioranza identici al progetto originario.

Per la zona industriale adiacente il rione principe di Piemonte, dove persistevano edifici danneggiati ed aree dismesse, si penso di realizzare un rione nuovo di edilizia privata non di lusso, demolendo edifici fatiscenti e utilizzando terreni di ex società

Infatti

Nel 1908 La società The St. Erasmo Export Preserving Company Limitet con sede a Londra ma con uffici e sede per L’Italia in via Brecce a Sant’Erasmo 67, acquisto dei lotti di terreno per destinali a deposito, dalla società Hermes, terreni nelle vicinanze dell’attuale via Emanuele Gianturco

Nel 1910 sempre la società The St. Erasmo Export Preserving Company Limitet acquisto dei depositi e dei terreni dalla società Meridionale di Macinazione

E nel 1937 acquisto gli ultimi lotti di terreno da una possidente, certa sig.ra Teresa Trivison.

Il 30 agosto 1961 la neocostituita Gallia srl ottenne una licenza di lottizzazione la n. 846, per la lottizzazione e la nuova destinazione dei terreni e la costruzione di fabbricati per civile abitazioni  

L’11 settembre 1961, la neonata GALLIA srl acquisto dalla società The St. Erasmo Export Preserving Company Limited con sede in Londra tutti i terreni di proprietà della stessa società, “terreni dove attualmente sorge il parco GALLIA”.

E il 22 novembre 1961, la società Gallia srl ottiene ufficialmente dal Comune di Napoli la licenza Edilizia n. 1192 che permetterà di fatto la costruzione del complesso residenziale di 8 fabbricati di 7 piani fuori terra attualmente chiamato PARCO GALLIA.

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